Martin Fuchs oggi ha coronato il sogno di qualunque amazzone o cavaliere del pianeta, e dunque anche il suo: vincere il Gran Premio più importante del mondo… !
Il campione elvetico in sella a Leone Jei ha conquistato il primo posto nel Rolex Gran Premio di Aachen al termine di un barrage che ha visto undici binomi qualificati dopo le due manches. Leone Jei è un cavallo che su un campo come quello di Aquisgrana può valorizzare al massimo tutte le sue più eccellenti qualità: soprattutto una velocità data più dall’ampiezza della falcata di galoppo che non dalla rapidità del ritmo delle stesse falcate.
Entrato in barrage come settimo a partire, Martin Fuchs aveva in quel momento come avversario da battere il suo compagno di squadra e amico fraterno Steve Guerdat su Dynamix de Belheme: lo ha superato di poco più di due secondi… ! A quel punto è partita la rincorsa al suo 50.29 e chi è andato con maggiore efficacia all’attacco sono state due amazzoni: la statunitense Lillie Keenan su Fasther e la francese Nina Mallevaey su Dynastie de Beaufour terminando però entrambe con un errore… Ma mentre Keenan ha tagliato il traguardo in 51.44, la campionessa di Francia in carica lo ha fatto in 50.01… !
Ovviamente lo sport prevede che l’ordine della classifica finale determini anche il grado di gioia e soddisfazione degli atleti. Ma oggi non è esagerato dire che quanto meno per i primi nove la felicità sia più o meno equivalente. Martin Fuchs ha iscritto per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro di questa gara dopo avervi conquistato molti ottimi risultati e talvolta aver perduto il primo posto per davvero poco; oltretutto inizia da oggi il suo attacco al Rolex Grand Slam of Showjumping la cui seconda tappa per lui sarà il GP Rolex di Calgary il prossimo settembre e quindi la terza il GP Rolex di Ginevra: se dovesse vincere anche a Calgary non osiamo immaginare quale potrà essere l’atmosfera a Ginevra…
Laura Kraut su Baloutinue è stata l’ultima a partire in barrage: la campionessa statunitense ha fatto una gara vibrante per intensità e audacia, e tuttavia in 52.41… Ma un 2° posto in un Gran Premio come questo ha un valore massimo: e inoltre per lei è l’ennesima conferma di una competitività che non conosce cali e alternanze ormai da anni.
Steve Guerdat al 3° posto su Dynamix de Belheme: il binomio campione d’Europa in carica… La cavalla è stata gestita con grande avvedutezza durante questa prima parte di 2025 (non farà il Campionato d’Europa) e oggi ha dimostrato una forma spettacolare. Ma soprattutto Steve Guerdat può dirsi pienamente recuperato dopo il grave problema che lo aveva tormentato alla schiena costringendolo a un intervento chirurgico che gli ha fatto perdere la finale della Coppa del Mondo in aprile. Se qualcuno gli avesse pronosticato che tre mesi dopo avrebbe ottenuto questo risultato in questo Gran Premio, chissà… forse Steve non gli avrebbe creduto!
Stephan de Freitas Barcha su Primavera è ormai diventato un avversario da battere per chiunque in qualsiasi gara: dalle Olimpiadi di Parigi chiuse con la stessa Primavera al 5° posto individuale il cavaliere brasiliano ha inanellato una serie di risultati formidabili.
Di Nina Mallevaey su Dynastie de Beaufour e di Lillie Keenan su Fasther rispettivamente al 5° e 6° posto si è detto; la campionessa di Francia sta vivendo davvero un sogno a occhi aperti: dopo aver ottenuto il 3° posto nel Rolex Gran Premio Roma in Piazza di Siena e il 2° posto nel Gran Premio dello Csio di Rotterdam, ecco la quinta posizione oggi ad Aquisgrana… Roma e Aquisgrana: due concorsi che sono la storia dell’equitazione mondiale.
Il binomio campione olimpico in carica ha conquistato il 7° posto con 4 penalità: Christian Kukuk e Checker. Forse il cavaliere tedesco avrà qualche rimpianto ma in ogni caso portare a termine le prime due manches senza alcun errore (come tutti i qualificati per questo barrage, d’altra parte) e andarsi a giocare la vittoria in un barrage a mente fredda non può che essere una grande soddisfazione.
Olivier Robert su Iglesias e Gerrit Nieberg su Ping Pong van de Lentamel si sono classificati all’8° e 9° posto: il francese ha provato a fare una gara di attacco e in effetti il cronometro gli ha dato una ottima risposta con 53.05 però con 4 penalità; il tedesco invece ha preferito portare a termine un percorso senza troppe velleità tra l’altro chiudendo anch’egli a 4 penalità.
Probabilmente gli unici due concorrenti delusi sono i tedeschi (compagni di vita, fra l’altro) Richard Vogel e Sophie Hinners entrambi a 8 penalità: lui in sella al portentoso United Touch S puntava senza alcun dubbio a vincere, mentre lei su Singclair forse non alla vittoria ma certamente a un piazzamento migliore dell’11° posto.
LA CLASSIFICA DEL GRAN PREMIO ROLEX
https://d3dzqfftszju1i.cloudfront.net/competition/files/25/07/06/result_s18_151700.pdf